La Giornata internazionale dei diritti della donna appena passata ha acceso i riflettori sui diritti delle donne e sulla parità di genere. Secondo l’ultimo rapporto sulla parità di genere del World Economic Forum (WEF, 2021), nessun Paese al mondo ha colmato i divari di genere.
In questa classifica globale, che copre 156 Paesi, l’Italia si posiziona al 63° posto.
Ma quali sono gli strumenti che abbiamo per ridurre concretamente il gender gap? Uno di questi è indubbiamente la certificazione UNI/PdR 125 per la Parità di Genere.
Che cos’è la certificazione secondo la UNI/PdR 125?
Questa certificazione nasce con l’intento di incentivare procedure virtuose volte alla riduzione del divario di genere nelle Organizzazioni.
Le aree di intervento sono quelle che ad oggi risultano essere le più critiche: pari opportunità di carriera, parità salariale, condizioni di bilanciamento vita-lavoro adeguate alle diverse fasi di vita, un ambiente di lavoro che rifiuti stereotipi, discriminazioni, ogni forma di abuso fisico, verbale, digitale.
Può essere conseguita da Organizzazioni di qualsiasi tipo e dimensione, sia pubbliche sia private e può essere integrata con altri Sistemi di Gestione già in essere.
Per misurare il grado di maturità dell’Organizzazione nel raggiungimento della parità di genere, sono state individuate 6 aree di valutazione: cultura e strategia, governance, processi di gestione delle risorse umane (HR), opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, e per ciascuna vengono valutati specifici indicatori (KPI).
Per poter accedere alla certificazione è necessario raggiungere un punteggio minimo complessivo del 60%.
La certificazione ha validità triennale, con sorveglianze annuali, e vengono effettuati monitoraggi biennali dei KPI al fine di valutare il miglioramento conseguito in materia di parità di genere grazie agli interventi o al piano di adeguamento (remediation plan) attuati.
I vantaggi di una certificazione secondo la UNI/PdR 125
Oltre a essere importante per promuovere una cultura contro la discriminazione di genere, disporre di questa certificazione assicura una premialità in caso di partecipazione a bandi, avvisi o inviti delle amministrazioni aggiudicatrici.
Un altro vantaggio legato all’ottenimento di questa certificazione riguarda la propria immagine aziendale: dimostrando alle parti interessate, sia internamente che esternamente, il proprio impegno sulla tematica, in linea con le politiche nazionali ed europee, anche l’immagine aziendale ne beneficerà.
Non mancano poi i vantaggi dal punto di vista economico: le Organizzazioni che sono in possesso di questa certificazione potranno avere un esonero dei contributi previdenziali (in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di € 50.000,00 annui ad impresa).
Inoltre, sono stati stanziati fondi a livello statale e regionale per consentire alle Organizzazioni che desiderano intraprendere questo percorso, di beneficiare di finanziamenti per la consulenza e la certificazione.
Dal momento che questa certificazione è sempre più richiesta e apprezzata, oltre a fornire indubbi vantaggi, vediamo cosa è necessario fare per ottenerla.
Come si ottiene la certificazione secondo la UNI/PdR 125
In primo luogo viene svolta una Gap Analisys, un’analisi dei KPI qualitativi e quantitativi, al fine di verificare il raggiungimento del punteggio minimo per accedere e poi ottenere la certificazione e per valutare lo stato di maturità in cui si trova l’Organizzazione.
Viene poi progettato il Sistema di Gestione conforme a quanto previsto dalla prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, con la definizione di procedure e registrazioni e con lo svolgimento della formazione specifica necessaria, verificandone successivamente l’effettiva attuazione.
Verrà quindi eseguito un audit ad opera di un Organismo di Certificazione accreditato da ACCREDIA che, in caso di esito positivo, rilascerà la certificazione UNI/PdR 125.
A chi affidarsi per ottenere la certificazione UNI/PdR 125?
Se la Tua Organizzazione cerca un valido partner per l’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125, Q.Team TECSE, divisione Consulenza del Gruppo Medilabor HSE, è in grado di fornire tutto il supporto necessario.
Dalla consulenza per l’ottenimento dei finanziamenti, alla consulenza in merito alla valutazione dei KPI ed ai Sistemi di Gestione sulla Parità di Genere, al supporto durante l’iter di certificazione all’eventuale consulenza giuslavoristica: in ogni fase potrai contare su un
team di consulenti con una profonda esperienza in materia, qualificati o certificati presso Organismi di Certificazione indipendenti.
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